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La caratteristica principale del lavoro interinale era l'interazione sul mercato del lavoro non più di due ma di tre figure in rapporto fra loro: la persona in cerca di lavoro, quindi il Lavoratore, chi necessita di manodopera, quindi l'azienda e l'Agenzia di lavoro interinale che gestiva il rapporto fra queste due figure. Anche se con la legge Biagi (in seguito alla quale venne abolito il lavoro interinale, introdotto il lavoro a tempo determinato e indeterminato e le agenzie interinali diventano agenzie per il lavoro) il tipo di rapporto fra queste tre figure permane. L'azienda che necessita di manodpera può stipulare un contratto con agenzia per il lavoro che si impegna a fornire le professionalità richieste dall'azienda per il periodo necessario a quest'ultima. La gestione del personale, dalla selezione ai vincoli contrattuali riguarda esclusivamente l'agenzia per il lavoro; in altre parole il rapporto con il lavoratore è in tutto e per tutto gestito dall'agenzia per il lavoro che assume il lavoratore stesso; l'azienda in questo senso è solo il luogo dove il lavoratore presta la sua opera.
Con la legge Biagi la somministrazione di lavoro si apre come possibilità fruibile anche dalle Amministrazioni Pubbliche e consente di stipulare con il lavoratore dipendente non più solo contratti a tempo determinato (come accadeva con le agenzie interinali) ma anche a tempo indeterminato. Questa seconda possibilità in effetti meno usuale della prima veniva normalmente adottata con le figure professionali più richieste sul mercato. Quando il lavoratore legato da contratto a tempo indeterminato con l'agenzia del lavoro terminava il periodo di lavoro con un azienda rimaneva a disposizione dell'agenzia e da essa percepiva un indennità mensile di disponibilità.
La legge ha stabilito il periodo massimo per il quale un lavorartore può prestare opera presso un azienda nel tempo di due anni ed ha equiparato il trattamento economico del lavoratore interinale con quello del lavoratore subordinato, scongiurando così la possibilità che le agenzie per il lavoro si trasformassero nel per abbassare il costo del lavoro.
Un iter normativo non semplice e sicuramente tardivo quello che ha segnato l'evoluzione del lavoro temporaneo nel nostro paese che dopo la legge Biagi ha visto ulteriore evoluzioni con i decreti ministeriali n. 381/1997 ed il 382/1997 e con la circolare esplicativa del Ministero del lavoro n. 141/97.
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